Chi ha ucciso il famoso abbé Gorret?
Amé Gorret (1836-1907), religioso originario di Valtournenche, era dotato di un carattere singolare, brusco e caustico, con una
verve piquante et enjouée,
(1) che gli attirava spesso critiche accese dentro e fuori la Chiesa.
Era una sorta pedina sulla scacchiera, spostato di continuo di parrocchia in parrocchia nella Valle d’Aosta e non solo.(2)
Ma un giorno, nel 1887, per far capire a tutti che non era affatto sparito dalla circolazione e che era ancora vivo, Gorret scrisse una lettera sarcastica e curiosa a un giornale valdostano, intitolata Faux bruits.
Con un tono ironico, il religioso rassicurava tutti di essere ancora in vita; nessuno, dunque, lo aveva ucciso come forse qualcuno poteva supporre.
Ecco un estratto di quella curiosa missiva:
Il me parvient que je suis mort en plusieurs endroits, et je ne sais encore de combien de genres de mort.(3)
“È quindi necessario che io dia di nuovo un segno di vita e se questo mio modo di esprimermi sembra un po’ brusco, prendetevela con il modo prematuro e violento con cui si sono compiaciuti di uccidermi. State pur certi che sono ancora al mondo et quoique tout n’y soit pas rose, je tiens à me départir de la vie que le plus tard possible”.(4)
Gorret aveva ragione: all’incontro con il Creatore gli mancavano ancora vent’anni. Periodo in cui, anche se la robe qu’il portait étouffa ses meilleurs sentiments et ses plus belles aspirations,(5)
il religioso fu molto attivo.
Infatti, dopo la sua morte, il giornale Jacques Bonhomme, nell’edizione del 15 novembre 1907, elogiò il religioso, riconoscendo il suo grande amore per il paese, la sua penna vivace ed elegante e uno stile giocoso che lo avevano reso uno dei più famosi scrittori valdostani, ma anche rammentando il suo carattere indipendente che mal si accordava con le regole ecclesiastiche, così come i suoi modi che lo mettevano talvolta in condizioni non consone al suo ruolo.(6)
Tornando a quel 1887, nessuno e ovviamente nessuno aveva ucciso l’Ours de la montagne, come anche veniva soprannominato Gorret.
Qualcuno aveva tentato sì di annientare qualcosa: la sua verve e la sua eccentricità.
Fortunatamente, quel qualcuno non era riuscito nel suo intento; non aveva cancellato affatto quel genio, quel suo modo di essere e di esprimersi che ci hanno consegnato un Gorret che ricorda in qualche modo il personaggio di don Camillo uscito dalla penna di Giovannino Guareschi.
Preti d'altri tempi...
Immagine di copertina: L'abbé
Gorret, fonte: C.A.I., Public domain, via Wikimedia Commons.
(1) Le Mont-Blanc, 8 novembre 1907. (2) Tra il 1880 e il 1883 fu parroco nella zona di Grenoble (Francia). (3) “Vengo a sapere di essere morto in diversi luoghi, e non so ancora con quali modalità sarei morto”. (4) “E anche se non tutto è rose e fiori, auspico di lasciare la vita il più tardi possibile”. Feuille d’Aoste, 1° giugno 1887. (5) (...) “la veste che indossava soffocava i suoi migliori sentimenti e le sue più belle aspirazioni” (...). Le Mont-Blanc, 8 novembre 1907. (6) On nous annonce la mort, survenue au Prieuré de Saint-Pierre, où il était recouvré, de l’abbé Amé Gorret. Né à Valtournanche en 1836, il fut successivement vicaire dans nombre de communes et finit recteur à St-Jacques d’Ayas. Son caractère indépendant s’accomodait peu avec la vie sédentaire de l’ecclésiastique en même temps que ses.... originalités un peu outrées le mirent quelques fois dans des conditions peu en harmonie avec sa situation. A part cette petite ombre, comme tous en ont dans leur vie, il est juste de reconnaître chez le défunt, un grand amour pour son pays, une plume vive et élégante, un esprit caustique et un style enjoué qui en firent un des écrivains les plus remarquables de notre Vallée. Il s’occupait plus particulièrement des choses d’alpinisme, dans lequel il savait aussi payer de personne et d’histoire du pays. Il fut honoré de l’amitié de plusieurs illustrations de la politique, des lettres et de la science, et il laisse certainement, dans notre littérature valdôtaine, une brillante trace de son passage.
Jacques Bonhomme, 15 novembre 1907.