... Quasi la continuazione della storia precedente...
Quando fu regalata una montagna al Papa
In Valle d’Aosta sarebbe potuto esistere un pezzo di Vaticano: un’enclave che oggi non avrebbe permesso a quest’ultimo di vantare il primato di Stato sovrano più piccolo del mondo.(1)
Ma andiamo con ordine.
Questa storia risale al 1871, cioè al momento in cui fu celebrato il venticinquesimo anno di pontificato di papa Pio IX,(2) feste a cui i valdostani non si sottrassero affatto. Anzi, andarono persino oltre il dovuto, dato che a qualcuno venne in mente di far progettare sopra Aosta - cioè sulla vetta del
Mont-Emilius
(3.559 m) - un gigantesco osservatorio astronomico e meteorologico dedicato alla Regina dell’Universo. Non solo: fu arbitrariamente ridenominata la montagna con il nome di
Mont-Pie
e fu poi addirittura regalata al pontefice.
La notizia è segnalata, tra gli altri, dal giornale
L’Indépendant
del 27 febbraio 1873 che, nell’informare i lettori dell’ambizioso progetto di quel mega osservatorio, svelò anche dell’esistenza di un’
Association Catholique Valdôtaine de Notre-Dame du Mont-Pie
che faceva da capofila a tutto il progetto. Il foglio raccontava, infatti, che tale sodalizio aveva offerto a papa Pio IX un plastico della montagna, che lo aveva informato dell’ardito progetto e che lo pregava di accettare come dono l'alta piramide montuosa.
Il 30 ottobre 1872, infatti, Sua Santità aveva scritto al vescovo di Aosta ringraziando del plastico; rilievo che gli aveva permesso di conoscere quella particolare regione montuosa, mentre
pour ce qui regarde le don de la propriété du Mont-Pie qu’on Nous a offerte,
- dichiarava Pio IX -
en l’acceptant de bon coeur, telle qu’on a voulu Nous le donner. Nous en trasférons le domaine à l’Association Catholique Valdôtaine de Notre-Dame du Mont-Pie.(3)
Insomma, un corto circuito che in qualche modo faceva ritornare la montagna nelle mani dell’Associazione, la quale però non ne aveva mai avuta la proprietà. La montagna, come normale che sia, era già allora parcellizzata tra numerose proprietà private, interessi diversi, demanio pubblico... e la Diocesi stessa che contava diverse proprietà nella zona.
L'osservatorio non fu mai costruito a causa di tante difficoltà. Non attecchì neppure il nuovo nome di Mont-Pie; esso fu utilizzato sporadicamente e per poco tempo.
Pie, tra l’altro, in francese vuol dire “gazza” (detta anche “ladra”) ...(4)
Restò, dunque, il nome di
Emilius
che, tra l’altro, la montagna portava solo da poco tempo, cioè dal 1839 quando la vetta fu raggiunta dalla quattordicenne Emilie Argentier che il celebre canonico Georges Carrel aveva condotta fin lassù per promuovere l’alpinismo. Da allora, in onore della giovane, il monte fu per l'appunto denominato Emilius, Mont-Emilius. Prima di allora, invece, la montagna era conosciuta sotto diversi nomi:
de Lores,
de la Blanche,
Pic de dix-heures...
(1) Lo Stato della Città del Vaticano ha una superficie di soli 0,44 kmq. (2) Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792-1878) fu papa dal 1846 al 1878: il più longevo pontificato della storia. (3) L’Indépendant, 27 febbraio 1873. (4) CAI Valle d’Aosta, Chissà perché si chiama così. A spasso nel vocabolario dei monti valdostani, p. 131.
* Nell'immagine di copertina il Mont-Emilius (3.559 m), a sinistra, e la Becca di Nona (3.142 m), in basso il Seminario Vescovile valdostano.