Suor Alexie e il suo apostolato
Suor Alexie, al secolo Lucine Lavoyer, s’étaignait doucement à la maison mère
il 29 agosto 1929.(1)
Era nata verso la fine degli anni Cinquanta del XIX secolo a Pontey presso cui, almeno fin dal 1885 e per un paio di anni, svolse la professione di maestra elementare.
Oramai quasi 31enne decise di abbracciare la religione. Entrò nella Congregazione delle suore di San Giuseppe dove prese i voti nel convento di Aosta.
Terminato l’anno di noviziato fu subito inviata a Donnas dove insegnò alle scuole elementari.
Un paio d’anni dopo, invece, fu incaricata di aprire una Casa a Cogne;(2)
nel 1894 risultava già lavorare in paese come maestra elementare.(3)
Per ben 36 anni quest’ultima sede fu son champ d’action: “Cogne fu per lei veramente un giardino perfetto e che seppe coltivare con le sue mani e che annaffiò con il sudore del suo impegno a tutti gli effetti”.
Due generazioni di giovinette, grazie a lei, furono formate à la science, à la piété, à la vertu. Non a caso, dopo la chiesa, la scuola fu la sua casa, la sua vita, la sua gioia, il suo apostolato.
Fisicamente poteva apparire come una chétive créature, ma non era affatto fragile: suor Alexie era animata da una grande forza di volontà che la impegnava senza sosta al servizio del prossimo.
La sua professionalità, dunque, non poteva che essere notata e premiata.
Nel febbraio del 1915, infatti, il Consiglio Scolastico Provinciale di Torino propose al Ministero dell’Istruzione Pubblica di premiarla con il diploma di benemerenza per il lavoro svolto.(4)
La domanda fu subito accolta e l’onorificenza arrivò.
Fu così che domenica 25 giugno 1916, dopo la Messa, presso le scuole di Cogne fu organizzata una festa in onore di suor Alexie. In quella sede - qui fut pendant de si longues années, le théâtre de son labeur assidu, patient et dévoué
- oltre all’intero Consiglio Comunale, sindaco in testa, presenziò anche il professor Bocazzi, ispettore scolastico; l’héroïne de la fête, qui, toujours humble, remercia avec émotion.(5)
Nel 1927 Lucine Lavoyer fu messa in pensione.
Lei però non lasciò affatto Cogne, anzi si dedicò ai bimbi dell’asilo e agli anziani, tutto ciò fino al momento in cui le forze cominciarono ad abbandonarla e l’avvertirono
que son départ s’approchait.
Quando nel 1929 morì, gli abitanti di Cogne parteciparono numerosi al suo funerale. Per l’occasione, tra i tanti, spiccavano le autorità civili, quelle religiose e una nutrita delegazione dei suoi allievi: i Cogneins trouveront difficilement quelqu’un qui les ait aimés comme Soeur Alexie qui en sa présence ne permettait même point l’ombre d’un jugement défavorable.(6)
(1) La Revue Diocésaine d’Aoste, 4 settembre 1929. (2) La struttura è ancora attiva e
accoglie famiglie, singoli e gruppi per campi scuola, esercizi spirituali, incontri di formazione e orientamento, incontri di preghiera, ritiri spirituali, soggiorni climatici, in struttura religiosa presso montagna. Aperta tutto l’anno, dispone di 60 posti letto, area esterna giochi per bambini, sala ritrovo: dal sito:
https://www.suoresangiuseppeaosta.it/
(3) L’Unione dei maestri elementari d’Italia, 14 febbraio 1895, anno XXVI, n. 19, p. 153. (4) Le Duché d’Aoste, 10 marzo 1915. (5) M. le Syndic Cavagnet, M. le Secrétaire Chev. Grappein et tout le Conseil communal étaient intervenus à la cérémonie.
Le Duché d’Aoste, 28 giugno 1916. (6) La Revue Diocésaine d’Aoste, 4 settembre 1929.
Immagine di copertina tratta da C. Ratti, F. Casanova, Guida illustrata della Valle d’Aosta. Stazioni estive e termo - minerali - Antichità romane - Castelli medievali - Escursioni ed ascensioni alpine, seconda edizione ritoccata, 1890.