Un cognein
misterioso
Nel 1894, i giornali di tutto il mondo diffusero la notizia del decesso di un uomo che aveva raggiunto l’invidiabile età di 126 anni, posizionandosi tra gli individui più longevi al mondo.
Quest’uomo, un ex ufficiale dell’esercito francese al servizio di Napoleone, risiedeva in Russia, nella città portuale di Satov, lungo il fiume Volga, e rispondeva al nome di Jean-Baptiste-Nicolas Savin.
Un giornale valdostano rese noto l’evento, dichiarando fin dal titolo dell’articolo: Un centenaire valdôtain en Russie.(1)
Nel medesimo pezzo, si affermava che alcune informazioni facevano supporre che i genitori di Nicolas Savin fossero originari di Cogne e avessero lasciato la Valle d’Aosta per trasferirsi a Parigi nel 1760.
Comunque sia, secondo le fonti dell’epoca, l’uomo era nato a Parigi il 17 aprile 1768, durante il regno di Luigi XV, sotto il quale aveva servito suo padre Alexandre.
La sua storia, quasi un racconto legato al Romanticismo, lo vedeva tra i protagonisti delle varie campagne napoleoniche, spedizioni e assedi in varie parti d’Europa, in Russia e in Egitto. Decorato anche con la Legion d’onore, ferito e prigioniero dei cosacchi, era considerato un eroe.
L’ex-tenente scelse poi nel 1812 di stabilirsi in Russia, dove era stato detenuto, si sposò ed ebbe figli, insegnò francese, e nel 1887 lo zar Alessandro III gli donò 1.000 rubli.(2)
Negli anni Ottanta la stampa russa e francese fecero da cassa di risonanza alle sue avventure, e Savin ottenne una certa notorietà.
Inchieste e indagini successive, che continuarono fino ai nostri giorni, chiarirono alcuni aspetti della vita di Nicolas Savin, come la data di nascita. Pare non fosse nato nel 1768, bensì nel 1792, dunque morì a 103 anni, comunque sia una veneranda età. Non fu facile risalire ad una corretta definizione della vita di Savin, anche perché molti suoi documenti personali andarono bruciati in un incendio.
Non tutto quanto aveva raccontato, purtroppo, sembrava corretto poiché le contraddizioni e le imprecisioni frutto del racconto popolare non corrispondevano ai documenti ufficiali.
Ad esempio, tra i soldati della fanteria francese in Russia risultò un uomo di nome Pierre-Félix (figlio di Pierre-Félix) Savin nato il 13 luglio 1792 a Rouen,(3)
ma non Nicolas.
La totale differenza del nome fu spiegata di recente dal fatto che comunque sia, in famiglia altri parenti risultavano portare i nomi di Nicolas e di Jean-Baptiste, poi utilizzati in Russia da Savin. Che risultava così essere uno dei tanti giovani volontari della Grande Armée, poi sottufficiale, in cerca di gloria e, successivamente, di notorietà.(4)
In tutto questo, persiste ancora un interrogativo sollevato in Valle d’Aosta: l’uomo era originario di Cogne?
In realtà, anche qui i dati non concordano. Un certo Ambroise Savin, nato nel 1787, di cui non conosciamo l’anno della scomparsa, è segnalato come Soldat de Napoléon 1er, point revenu
(“non tornato”).(5) Niente altro...
Al di là di ogni altra considerazione, si tenga conto che Savin non è un cognome sconosciuto né in Francia, né in Russia. Senza addentrarmi in giudizi che potrebbero risultare fuorvianti, mi limito a sottolineare con discrezione questo fatto.
Immagine di copertina: Fonte: By various - Scan from the original work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12641240