Un’ostetrica valdostana a Parigi
Martine-Lucie Quaglino nacque ad Aosta il 3 giugno 1888.
La sua vita fu subito segnata dalla perdita della madre, deceduta quando la bimba aveva appena 6 anni; una donna premurosa, per diversi anni, si prese cura di lei come se fosse sua figlia.
Nel 1900, frequentando la 4a classe elementare, risultò tra i tanti alunni sottoscrittori per la realizzazione di un monumento in bronzo eretto quell’anno sul Mombarone (2.371 m) in onore del Redentore.(1)
Terminate le scuole elementari, Martine-Lucie ebbe poi l’opportunità di frequentare l’école technique
al Convitto Nazionale di Aosta,(2)
ottenendo il diploma nel 1904.(3)
Successivamente, suo padre desideroso di conoscere altri paesi, la conduce seco in Egitto, ove morì dopo breve malattia.(4)
Fu proprio durante quella situazione che, grazie alle conoscenze di famiglia, Martine-Lucie fu aiutata a trasferirsi a Parigi, dove fu accolta da une personne hautement humanitaire, che poi si scoprì essere il signor Laurent Charrière, noto nella capitale francese per il suo sostegno agli immigrati valdostani offrendo de bons et sérieux conseils avec l’hospitalité la plus généreuse.(5)
Martine-Lucie Quaglino fece una brillante carriera a Parigi, ottenendo il 18 maggio 1909 il diploma de sage-femme, et la médaille d’argent au concours de la maternité de Paris (20 votes sur 20); davanti ad un alto consesso di professori francesi,(6) l'importante ginecologo Alban Ribemont-Dessaigne (1847-1940), mentre la premiava, esclamò: Vive l’Italie.(7)
Ed ora che ha ottenuto il diploma di levatrice di prima Classe e ch’è stata medagliata dalla Maternità di Parigi, la signorina Martina Quaglino fonda un gabinetto, 1 bis rue de la Huchette (aperto il martedì ed il venerdì dalle 10 alle 3) che ha già in anticipo tutto il favore della clientela italiana;(8)
“i valdostani saranno certamente contenti di ricevere cure e consigli di una intelligente compatriota”, sosteneva invece un giornale locale.(9)
Martine-Lucie continuò instancabilmente nel suo lavoro di ostetrica,(10)
guadagnandosi numerosi apprezzamenti per la sua gentilezza e professionalità.
Secondo le cronache dell’epoca, nel 1919 aveva il suo studio al numero 29 di avenue La Motte-Picquet, sempre nel cuore di Parigi.(11)
Nel 1931 risultava aver sposato un certo Devaux e aveva mantenuto lo studio nella Ville Lumière, ma al n. 139 di rue de Paris;(12)
situazione simile segnalata ancora nel 1931.
Il suo impegno, la tenacia, la gentilezza e il successo ottenuto nel campo della salute materna la rendono un modello ispiratore.
Immagine di copertina tratta da Il Risveglio Italiano, Organo delle Colonie Italiane in Francia, 11 luglio 1909.
(1) Le Duché d’Aoste, 16 maggio 1900; Martine donò 20 centesimi. (2) Le Mont-Blanc, 16 luglio 1909; Le Val d’Aoste, 23 luglio 1909; L’Alpino, 29 giugno 1902; L’Union valdôtaine
dell’11 luglio 1903 la citava iscritta al 2° corso, elenco dei licenziati e promossi senza esami della R. Scuola Tecnica di Aosta. (3) Italia Alpina, 14 agosto 1904. (4) Il Risveglio Italiano, Organo delle Colonie Italiane in Francia, 11 luglio 1909. (5) Le Mont-Blanc, 1° ottobre 1909. (6) Il Risveglio Italiano, 11 luglio 1909. (7) Le Val d’Aoste, 23 luglio 1909. (8) Il Risveglio Italiano, 11 luglio 1909. (9) Le Mont-Blanc, 16 luglio 1909. (10) Nel 1937, l’Italia mutò il nome di levatrice in ostetrica; dal 1994: ostetrica/ostetrico. (11) Liste des docteurs en médecine, officiers de santé, sages-femmes, chirurgiens-dentistes et pharmaciens: exerçant dans le ressort de la Préfecture de police..., Parigi, 1919, p. 56. (12) Ib., Parigi, 1924, p. 220.